Insieme alle due processioni di Sorrento, negli altri comuni della penisola sorrentina, tra il giovedì Santo ed il venerdì Santo si svolgono altri sedici cortei. Tre a Sant’Agnello, sette a Piano di Sorrento, tre a Meta, due a Massa Lubrense, una a Vico Equense.
SANT’AGNELLO – La prima Processione che si svolge a Sant’Agnello è quella del Giovedì sera organizzata dalla Confraternita del SS. Cuore di Maria e di San Giuseppe meglio conosciuta come Confraternita dei Giuseppini sorta nel 1887. Contemporaneamente alla costituzione della Confraternita si diede inizio alla organizzazione della Processione che si svolge dopo la celebrazione della messa in “Coena Domini”. Gli incappucciati vestono con il saio ed il cappuccio di colore bianco e visitano i Sepolcri cittadini. Un tempo era usanza della Confraternita di far visita anche ai Sepolcri delle città vicine. La particolarità del corteo è quella di recare in processione una statua raffigurante il Cristo in preghiera nel giardino del Getsemani.
La seconda Processione si svolge nel cuore della notte tra il Giovedì Santo ed il Venerdì Santo. Essa è organizzata dalla Real Arciconfraternita del SS. Sacramento e Natività di Maria Santissima i cui incappucciati vestono di bianco. La processione si apre con gli “annunziatori” cioè battitori di tamburo che posti in testa al corteo, prima della banda musicale, indicano il sopraggiungere della Processione. La maggiore suggestione si sviluppa, però, intorno alla statua della Addolorata che il racconto vuole portata a Sant’Agnello da marinai provenienti dalla Sicilia.
Elemento caratterizzante della processione è il possente coro femminile che canta l‘inno “Già condannato il Figlio” che sembra richiamare la lauda drammatica di Iacopone da Todi “Donna de Paradiso.”
La terza Processione santanellese è quella organizzata dalla Confraternita del Monte dei Morti dei SS. Prisco ed Agnello la sera del Venerdì Santo. Gli incappucciati sono vestiti di nero e recano in processione una artistica statua del Cristo morto del diciassettesimo secolo adagiata su di una coltre mortoria del secolo scorso.
Ulteriore nota di commozione per gli spettatori è la presenza in testa al corteo di un nutrito gruppo di fanciulli che, alternandosi con la banda musicale che suona marce funebri, intona l’inno “Deh Popoli”.
PIANO DI SORRENTO – Le processioni della Settimana Santa a Piano iniziano con quella “bianca” organizzata dalla Arciconfraternita della SS. Annunziata il Giovedì Santo. Essa esce dall’omonima chiesa posta alle spalle della Basilica di San Michele appena conclusa la Messa in Coena Domini e rappresenta il primo rito della scenografia drammatica del Venerdì Santo Carottese. Le tre Confraternite della “Morte ed Orazione”, della “SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti” e della “Purificazione di Maria” organizzano le altre sei Processioni del Giovedì sera e della notte e della sera del Venerdì Santo.
Le Processioni dell’Arciconfraternita della SS. Trinità (ne organizza una alla sera del Giovedì Santo ed una la sera del Venerdì) si caratterizzano per il colore rosso delle vesti, unico tra le Processioni Peninsulari.
La Processione della Confraternita della Purificazione di Maria, con i confratelli biancovestiti, si distingue per la partecipazione di alcuni personaggi in abiti d’epoca che sfilano in tre gruppi distinti. L’Arciconfraternita della Morte e Orazione invece organizza le due Processioni più seguite a Piano di Sorrento. Caratteristica dominante nei due cortei “neri” è l’imponente coro del Miserere, formato da quasi 400 cantori, che intonano il Miserere di Selecchi, autore abruzzese. Infine, molto suggestive sono le cerimonie che precedono il Venerdì Santo, come la “presa del Cristo e della Madonna, organizzate sempre dai “neri” dell’Arciconfraternita della Morte.
Come avviene nelle altre Processioni al mattino è portata a spalla solo la statua della Vergine Addolorata, mentre la sera anche quella del Cristo Morto.
META – Sono due le Confraternite che sono impegnate a Meta nella organizzazione delle Processioni della Settimana Santa: l’Arciconfraternita della SS. Immacolata e l’Arciconfraternita del SS. Crocifisso e Pio Monte dei Morti.
La caratteristica peculiare di queste Processioni è rappresentata dal coro del Miserere che non è cantato, come tradizione vuole, in stile gregoriano ma in stile Verdiano riprendendo il motivo da un’aria dell’opera “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi per l’appunto.
Le processioni si svolgono una la sera del Giovedì Santo (organizzata dalla Arciconfraternita dell’Immacolata, colore delle vesti bianco) altre due (organizzate dalla Arciconfraternita del SS. Crocifisso, colore delle vesti nero) la notte e la sera del Venerdì con la partecipazione di un coro di voci bianche che intona gli inni “Il Calvario” ed ” Ecco D’Amor la Vittima“.
MASSA LUBRENSE – Si svolgono entrambe la sera del Venerdì Santo le due processioni Massesi. Una, quella organizzata dalla Arciconfraternita Morte ed Orazione, si sviluppa per le strade del centro ed ha avuto origine all’inizio del secolo scorso. L’altra, organizzata dalla Confraternita di San Filippo Neri, parte dalla frazione di Torca per raggiungere le confinanti Parrocchie di Pastena e di S. Agata. Questa Processione non ha il coro del Miserere sostituito da un coro di voci bianche che intona l’inno “Al Calvario” nello stesso testo della Confraternita del SS. Crocifisso di Meta. In tutti e due i cortei gli incappucciati indossano il saio nero.
VICO EQUENSE – Tradizionalmente a Vico Equense durante la settimana Santa si svolgeva una sola Processione che veniva organizzata, ogni tre anni, dalla Arciconfraternita Morte ed Orazione di Seiano. Dalla fine degli anni ottanta, tuttavia, è stata realizzata una nuova e suggestiva Processione dalla “Arciconfraternita dell’Assunta” che si caratterizza per il colore viola delle vesti dei partecipanti. Essa, seppure è la più “giovane” tra le processioni organizzate in costiera sorrentina, sta acquisendo sempre più fama ed importanza.